Pula, Museo Patroni. Foto di Alessandro Addis.
Pula, Museo Patroni. Foto di Alessandro Addis.

Musei

Dai misteri degli antichi riti punici agli habitat dei nostri mari

Museo Archeologico Giovanni Patroni

Pula, Museo Patroni. Foto di Alessandro Addis.
Pula, Museo Patroni. Foto di Alessandro Addis.

All’interno del Museo, è possibile ammirare reperti della vita quotidiana che testimoniano anche gli antichi riti fenici e punici legati al culto dei morti. Se la visita delle rovine nell’area archeologica di Nora consente di comprendere i risultati della colonizzazione romana, il museo Giovanni Patroni, nel Corso Vittorio Emanuele, offre le tracce di un periodo precedente, più vicino alla fondazione di Nora (2800 anni fa), caratterizzato dalle civiltà fenicia e punica.

Sono esposti, oltre a una serie di interessanti oggetti come anfore, ancore e ceramiche ritrovate nei fondali marini del Capo di Pula, alcuni dei più interessanti ritrovamenti effettuati nella necropoli punica, tra cui la preziosa lamina d’oro con “gorgoneion” (testa di Gorgonie), divenuta logo dello stesso museo. Una documentazione fotografica del tempo dei primi scavi nel corso dell’800 accompagna alla stele del tofet punico risalente a circa 2300 anni fa.

Laguna di Nora Aquarium

L’Aquarium si trova nella zona umida di Pula in un punto da dove partono interessanti escursioni di birdwatching a piedi o in canoa nella acque piatte della laguna, a poca distanza dalle numerose specie di volatili che la popolano. E’ un museo “vivo” perché all’interno dell’ecoacquario i pesci, le stelle marine, i granchi e le piante di posidonia raccontano l’habitat del mare Mediterraneo. Tutte le creature ospitate nella struttura provengono dalle reti dei pescatori dove sono rimaste accidentalmente intrappolate e vengono poi liberate dopo aver raggiunto una certa taglia.